Le meridiane

Antichi egizi, greci e romani facevano ampio uso delle meridiane, ma si pensa che la gnomonica (la scienza che studia la traiettoria del Sole) risalga addirittura ad epoche preistoriche.

Se capire come funziona un orologio atomico è un problema concettuale, e come funziona un orologio da polso è un problema meccanico, capire il funzionamento di una meridiana è un problema essenzialmente geometrico.

L’asta della meridiana, lo gnomone, proietta la sua ombra su un quadrante, il piatto. Sul piatto si trovano i segni che permettono di capire l’ora.

Le meridiane sono diverse ad ogni latitudine: lo gnomone deve infatti avere inclinazione rispetto al terreno uguale alla latitudine in modo tale da essere parallelo all’asse di rotazione terrestre. In questa situazione, qualunque sia il momento dell’anno lo gnomone vedrà il Sole ruotare intorno a lui così come lo vede ruotare l’asse di rotazione terrestre.

Il Sole impiega circa 24 ore a compiere un giro, ossia a coprire un angolo di 360°. Ogni ora corrisponde quindi a 15° su tale angolo, e di 15° si sposta quindi l’ombra dello gnomone sul piatto della meridiana.

La meridiana di Bomarzo (VT).

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