Leggo molto ma sono molto lento a finire i libri, perché ho una capacità di concentrazione infima e se il libro non è avvincente o è poco interessante impiego tempi imbarazzanti a finirlo. Nella saggistica questo avviene purtroppo spesso: basta una traduzione che non è granché o uno sbilanciamento tra forma e contenuto a rendere un libro un mattone infinito.
Ecco, leggendo Senza Confini di Francesca Buoninconti non mi sono mai sentito più lontano da questa situazione. Il libro è semplicemente bellissimo. Lo ho divorato in pochissimi giorni. Parla di migrazioni animali, e questo già lo capivate dalla copertina, ma la cosa impressionante è quanto lo stile sia pulito e scorrevole, quanto riesca ad unire informazione e romanticismo proprio al punto giusto, quello richiesto dall’argomento che tratta.
In ogni capitolo ci si ritrova catapultati da una parte all’altra del mondo, a cavallo di tartarughe marine, tra i pinguini della Patagonia o tra i granchi dell’Isola di Natale, tra gli stormi degli uccelli migratori o tra gli gnu ed i rospi. Non ho percepito molta differenza, a livello emotivo, tra il leggere le parole di questo libro e il guardare le splendide immagini di un documentario naturalistico.